Capitolo 33 Scuse accettate
(Sofia POV)
" Dove sei stato?" chiese la mamma con il suo tono acuto, solitamente irritante.
Silenzio.
" Io sono Clarisse," si fece avanti la donna che Jeo aveva portato con noi. «Sofia si è addormentata esausta la notte scorsa, quindi l'ho lasciata restare nella locanda del bar. Non mi sono preso la briga di svegliarla e ho deciso di portarla a casa oggi."
“… E chi è quello stronzo che mi ha dato un pugno ieri sera? Sembrava conoscerti”, Zandro si rivolse a me intensamente.