Capitolo 22 Mi assicurerò che ti odi
"Certo, non è un mio problema," Amy sorrise dolorosamente e distolse il viso da lui. Si chiedeva come avrebbe reagito quando avesse scoperto che i sei bambini erano per lui. L'unico sollievo che ha adesso è che lui era gentile con i bambini, era solo crudele con lei.
"Rispondi alla mia domanda?" Chiese.
Amy dimenticò sinceramente la domanda che le aveva fatto e cominciò immediatamente a tormentarsi il cervello per questo, prima che potesse ricordarselo, sentì la sua mano sulla sua gonna, lei lo guardò e poi la gonna che indossava. La gonna nera si era fermata proprio sopra il ginocchio.
Lui tirò su la gonna lentamente mentre il suo palmo sfiorava la pelle del suo palmo, lei istintivamente voleva chiudere il grembo anche se si stava divertendo ma il suo grande palmo le separava i grembi con forza. Le raggiunse i pantaloni e lei quasi emise un gemito ma lo inghiottì velocemente.
"Guardami," chiese e Amy lo guardò in faccia, "Non togliermi la faccia o ti butto fuori da questa macchina," minacciò e poi le sfiorò i pantaloni bagnati con il palmo della mano, non ha infilato per niente il dito nelle mutande, solo che ha premuto con il pollice contro la pelle della sua vagina e forse perché erano sei anni che sentiva il tocco di un maschio, non riusciva a trattenere il gemito e lei non posso negare che il suo tocco fosse così piacevole.