Capitolo 99
Sebastian si fermò a mezz'aria mentre il suo sguardo preoccupato cadeva sul ragazzo che stava cercando da un'ora. Gli occhi di Ian erano pieni di lacrime e il suo naso era rosso. La mano di Sebastian si abbassò gradualmente e il senso di colpa gli germogliò nel cuore. Sapeva che non avrebbe dovuto scagliarsi contro Ian senza motivo. Il ragazzo non sarebbe scappato se non avesse perso la calma.
"Dove sei stato?" Sebastian si inginocchiò davanti a Ian, cercando di ammorbidire la sua voce. Ma non si sarebbe mai aspettato che il suo tono gentile avrebbe fatto scoppiare a piangere quel ragazzo testardo. Ian gli corse incontro e gli affondò la testa nel petto.
"Papà…"
Dopo tutto quello che era successo a casa di Sasha, Ian non riuscì più a trattenersi quando vide Sebastian. Lacrime calde gli rigarono le guance, bagnandogli la maglietta. Ian sentì che la mamma e i suoi fratelli lo avevano abbandonato. E l'unica persona che aveva ora era papà. Sebastian era il suo unico conforto quando il mondo intero gli si era rivoltato contro. Sebastian avvolse lentamente le mani attorno al bambino che piangeva, non sapendo come reagire.
"Cosa è successo, Ian? Papà è qui. Dimmi cosa è successo." La voce di Sebastian era rigida e imbarazzata. Aveva partecipato a innumerevoli colloqui di lavoro, ma non si era mai sentito così nervoso e impotente. Un pensiero gli balenò nella mente e l'espressione sul suo viso si indurì all'istante. Metterò tutto sottosopra Avenport se scoprirò chi ha fatto questo a mio figlio. Ma invece di rispondere a Sebastian, Ian pianse a dirotto.