Capitolo 139
Ho... ho sentito bene? Ha appena detto "anche tu"? Non riusciva a credere alle sue orecchie, ma era sicura di non stare sognando. Quando si orientò di nuovo, l'uomo si era già voltato con una leggera smorfia sul viso. Lo guardò salire le scale in silenzio. Tremò mentre qualcosa nel profondo del suo petto si spaccò e iniziò a trasudare un liquido denso nelle sue viscere. Perché non riesco a capire bene? Si precipitò di nuovo nella sua stanza e si seppellì nelle sue lenzuola mentre il suo cuore batteva forte contro il petto. Gli racconterò di Vivian domani, immagino...
Il giorno dopo... Vivian fu la prima a svegliarsi tra i tre bambini a causa della sua eccitazione. Ancora vestita con il suo pigiama rosa da coniglietto, uscì barcollando dalla sua stanza con i suoi capelli del letto in disordine per cercare Sasha. Aspetta... dov'è la mamma? Si strofinò gli occhi mentre era in piedi davanti alla porta ben chiusa della camera da letto di sua madre. Scricchiolio... scricchiolio... All'improvviso, qualcuno scese le scale e Vivian si voltò di scatto per vedere chi fosse. È papà! Rimase inchiodata al terreno mentre stringeva forte il suo peluche da sirena. Sebastian la osservò attentamente in silenzio. Quel giorno aveva una riunione mattutina e non si aspettava di vedere una bambina bloccargli la strada così presto la mattina. La guardò di nuovo e notò come ci fosse ancora un accenno di paura nei suoi occhi, anche se non si ritrasse quando lui si avvicinò. Rimase semplicemente in piedi davanti a lui mentre lo fissava esitante.
" La tua mamma dorme ancora?" chiese dolcemente mentre incrociava il suo sguardo. Vivian abbracciò forte il suo peluche e mormorò,