Capitolo 193
Alfa Magnus
La stanza è silenziosa, fatta eccezione per il mio respiro affannoso. Schegge di legno e mobili scheggiati ricoprono il pavimento, a testimonianza di un altro accesso di rabbia che non sono riuscito a contenere. Il mio ufficio, un tempo l'immagine dell'autorità e del controllo, sembra il risultato di un uragano. Le carte sono sparse, i muri portano le cicatrici di oggetti lanciati e la scrivania che ho distrutto per la quinta volta è un mucchio di schegge.
La rabbia e la frustrazione mi rodono, implacabili, una bestia che non riesco a mettere in gabbia. Da quando è avvenuta l'udienza del Consiglio... no, da quando se n'è andata con lui, sono così. Instabile. Volatile. Un'ombra dell'Alfa che ero una volta.