Capitolo 102 L'ora della tortura
-Viola-
Probabilmente è qui che morirò.
Dopo che Leo le ebbe rimesso il sacco in testa, Violet fu portata proprio sul bordo della stanza. Lo sapeva perché quando la mise giù, sentì la schiena sbattere contro il muro di mattoni. Il muro era ruvido e duro contro il suo corpo, poteva percepirne la ruvidità attraverso il tessuto della sua maglietta.
La cosa successiva che seppe fu che le sue mani vennero sollevate e altre corde le legarono in modo che non potesse tirarle giù. Le corde alle sue caviglie vennero poi tagliate, ma solo per essere legate di nuovo, e questa volta le sue gambe furono divaricate.
Leo poi le tirò fuori il sacco di juta dalla testa e Violet vide le sue condizioni. In piedi in fondo alla stanza, aveva le mani legate sopra la testa e le gambe divaricate, legate a dei pali di metallo. Leo stava minaccioso di fronte a lei e dietro di lui c'era una fila di ragazzi che la guardavano. Luca, d'altro canto, si era seduto su una delle sedie in un altro angolo con Sabrina in grembo.