Capitolo 5 Un gesto di calore: svelare strati di indifferenza
Damon strinse forte la fragile donna tra le sue braccia, aggrottando leggermente le lunghe sopracciglia.
Voleva abbassare lo sguardo sulla donna tra le sue braccia, ma il suo mento urtò la sommità della sua testa.
I suoi capelli gli sfioravano leggermente il mento, solleticandolo.
Distolse lo sguardo, posandosi sul suo collo sottile e delicato. La sua vestaglia da ospedale oversize gli consentiva di vedere la pelle sotto i suoi vestiti.
Il suo sguardo si fece gradualmente più profondo, ma la donna tra le sue braccia si mosse all'improvviso, un dolce profumo uscì dal suo colletto e colpì direttamente le sue narici. Rimase sorpreso per un momento
Chloe si mosse di nuovo, sentendo il torpore nelle gambe attenuarsi, e poi disse a bassa voce: "Grazie. Ora sto bene".
Il cuore di Damon saltò un battito, ma la lasciò comunque andare delicatamente.
Vedendo che si era ripresa, ritirò la mano
" Stai bene?" chiese
Chloe arrossì leggermente e annuì, "Sto bene. Mi dispiace, le mie gambe erano un po' intorpidite poco fa."
Damon sorrise: "Lo so, non c'è bisogno di spiegare".
Una frase così semplice lasciò Chloe un po' stordita, con un po' di amarezza dentro, ma la sua espressione rimase invariata.
" Grazie", disse.
La vecchia signora era rimasta sorpresa dalla scena precedente, ma vedendo l'interazione tra i due ora, i suoi occhi si riempirono di soddisfazione e gioia.
Sembrava che suo nipote non fosse poi così privo di emozioni.
Damon si limitò a sorridere debolmente.
Chloe rimase lì per un po', ricordando ciò che Lance aveva detto prima, si voltò verso la vecchia signora e disse: "Signora, ho alcune cose da sbrigare ora. In quale stanza si trova? Verrò a tenerle compagnia quando avrò finito".
“ Laggiù! Vedi quella porta? La prossima volta puoi entrare da qui.”
La vecchia signora fece una pausa, con un lampo furtivo negli occhi.
" Scambiamoci i numeri di telefono. Oh, non ho portato il mio telefono." La vecchia signora disse
Hannah lì vicino infilò la mano in tasca, trovò il telefono e fece un passo avanti. Disse: "Signora".
L'anziana signora le lanciò un'occhiata e lei capì immediatamente e fece un passo indietro.
" Damon, sbrigati, usa il tuo telefono per salvare il suo numero per me", disse la vecchia signora.
Damon aggrottò la fronte, ma tirò comunque fuori dalla tasca un cellulare nero, poi guardò Chloe.
Inserì il numero di telefono di Chloe nel suo telefono, poi lo rimise via
Poi guardò la sua figura snella, si tolse l'uniforme e gliela mise addosso.
Un'ondata di calore, profumata da una fragranza fresca, avvolse all'istante Chloe. L'uniforme trasmetteva ancora il calore di un uomo.
" Mettilo, fa freddo" disse Damon indifferentemente, guardando Chloe negli occhi pieni di calma,
Il cuore di Chloe si addolcì all'improvviso e i suoi occhi divennero leggermente caldi.
Inaspettatamente, fu proprio uno sconosciuto a fornirle il calore e le cure di cui aveva bisogno in quel momento.
Alla fine Chloe decise di togliersi la giacca e restituirla a Damon,
Tm bene. Tornerò presto nella mia stanza. Se indosso la tua giacca, sarà un fastidio quando te la restituirò”
" Una seccatura" Damon alzò un sopracciglio, "Non avevi appena detto che avresti fatto compagnia a mia nonna, o era solo per finta?"
Chloe era leggermente sorpresa, scuotendo la testa,
"Verrò sicuramente a tenere compagnia alla tua nonna."
Gli mostrò la giacca, gli annuì e poi si voltò verso sinistra
Damon rimase immobile, osservando la figura snella ma ferma e indifferente di Chloe che si allontanava lentamente, con un lampo di luce che brillava nei suoi occhi profondi.
“ Damone”
La vecchia signora parlò all'improvviso e lui si voltò a guardarla.
Stava sorridendo.
"Che c'è, nonna?" chiese Damon
Lei lo guardò, piena di rimprovero: "Sei un idiota? Va' a riaccompagnarla."