Capitolo 38
Come sei arrivato quassù?
Christian ad un certo punto salì le scale. La sedia a rotelle telecomandata bloccava la porta della stanza. La guardò freddamente e la interrogò.
Sarah si sentiva in colpa per essere stata interpellata. Non importa quanto fosse stupida, sapeva che quello era il suo spazio privato. Ripose rapidamente il taccuino e chiuse il cassetto. Poi gli camminò davanti in tono di scusa: "Mi dispiace, ero solo sull'impulso del momento..."
" Eri libero, quindi badavi alla privacy degli altri?" Christian la guardò senza muoversi. Sembrava che fosse davvero arrabbiato. Il suo volto era terribilmente freddo.
" Mi dispiace! Sento che dovrò vivere qui in futuro, quindi voglio guardarmi intorno...” disse Sarah abbassando la testa.