Capitolo 195 Non mi interessa essere vedova
"Inutile? Non è quello che hai detto la sera in cui ci siamo conosciuti. Se non erro, ero piuttosto bravo a farlo." Kevin disse con un sorriso sbilenco, guardando Leena scherzosamente. Leena era sbalordita dalle sue parole. Era un diavolo in giacca e cravatta. Non avrebbe potuto essere più sfacciato, vero?
"Ehm... Voglio andare a casa adesso." Leena sentiva le guance bruciare per l'imbarazzo. Se fosse stata uno struzzo, avrebbe la testa sepolta nella sabbia. Come potevano tutti gli uomini essere così malvagi al giorno d'oggi?
"Andiamo prima a pranzo. Sto morendo di fame. E dobbiamo parlare, non credi?" Kevin aggrottò la fronte. Temeva di perderla, così rimase dove aveva promesso che sarebbe stato, ad aspettare. Anche durante la pausa pranzo si sedeva in macchina, tenendo d'occhio il punto in cui lei sarebbe potuta apparire.
"Cosa? Non hai ancora pranzato?" Leena lo guardò con aria di scusa. Era tutta colpa sua. Ma non lo pensava davvero!
"Va bene. Possiamo ancora mangiare qualcosa adesso. Andiamo." Kevin allungò la mano e le strinse la mano sottile e morbida, così naturalmente, come se l'avesse fatto mille volte prima.