Capitolo 189 Non li conosco
"Tesoro, dai, non essere così crudele, sono tuo marito. Come puoi avere il coraggio di farmi questo?" chiese Edward. Allacciava la cintura di sicurezza di Daisy e poi la baciava delicatamente sulla fronte. Poi si allacciava anche lui, le sorrideva e avviava lentamente la macchina.
Daisy arrossì un po' e pensò: "È davvero necessario dire così tante parole dolci?" Lui fece ogni genere di cose premurose per lei mentre scherzava. Come poteva non amare un uomo così tenero come lui?
"Ti avevo detto che Mark mi avrebbe riaccompagnato a casa. Perché sei venuta?" Alla fine fu posta la domanda, quella che Daisy moriva dalla voglia di fare. Ora evitò di proposito il suo tono giocoso.
"Nessuno ha detto che le sono mancato? Sono corso qui per farmi vedere. Non ti sei commosso?" Mentre teneva il volante, Edward le lanciò un'occhiata di traverso, per metà giocosa e per metà seria. Sembrava sia affascinante che malizioso.
"Sì, lo sono. Sono così commossa che mi sono messa in una posizione pericolosa, come una pecora che cade dritta nella bocca della tigre." Sebbene Daisy fosse felice dentro di sé, si comportò diversamente.