Capitolo 82
Giglio POV
Nel momento in cui ho sentito la voce di Aria all'altro capo del telefono, il muro della diga è crollato e un'ondata di emozioni mi ha attraversato, congelandomi le vene e non potevo parlare. La voce frenetica di Aria arriva dal telefono, intrisa di panico. Eppure non potevo pronunciare una parola. Completamente consumato dalla tristezza. Non posso risolvere questo problema, ciò che è stato fatto non può essere annullato. E quella realizzazione mi tagliò profondamente, dissanguandomi l'anima.
"Non posso perché fa male. Fallo e basta" dico a Layla. Qualsiasi cosa per portare via questa sensazione, qualsiasi cosa per impedire ai miei pezzi già rotti di affilarsi di più e di tagliarmi.
"Lascia che sia io a prendere il comando, Lily" disse Layla, con voce addolorata mentre mi guardava lottare con me stessa. Lotta con la mia nuova realtà. Lottando con tutto ciò che avevo trattenuto. La sento tirare su il velo che ci separava, lasciandola andare avanti, l'oscurità che mi inghiottiva e io glielo permetto. Spingendola in avanti mentre si avvicinava.
Tutti hanno un punto di rottura, quelli che dicono di non farlo, è perché non l'hanno ancora raggiunto. Non conoscono il dolore sconvolgente di quando tutto ciò che ti appesantisce diventa troppo. Tutti hanno un punto di rottura. Un punto in cui non sentono più che vale la pena vivere. Quando il peso diventa eccessivo, dove ti sembra di non riuscire più a respirare. Quando non ne avrai più voglia.