Capitolo 496
Audrey
Il mio cuore batteva forte contro l'interno del petto mentre Edwin manovrava abilmente l'auto lungo la strada tortuosa. Ma per quanto ci sforzassimo di tenere il passo, il furgone bianco davanti a noi si insinuava tra gli alberi con una precisione ancora più esperta, e l'autista conosceva chiaramente ogni curva e svolta come il palmo della sua mano. A differenza di noi.
Eravamo ormai alle calcagna del furgone da chilometri, gli occhi di Edwin non si staccavano mai dalla strada. Le sue nocche erano bianche come lenzuola attorno al volante, la sua attenzione era tutta concentrata sul non perdere di vista quel furgone. Non era facile. Mi appoggiai al cruscotto mentre affrontavamo un altro tratto di strada dissestato, con l'auto che sobbalzava violentemente. "Devo cercare di entrare nella mente del conducente", dissi, chiudendo gli occhi e restringendo la mia attenzione. Era l'unico modo; dovevo costringerlo a fermarsi, in qualche modo.