Capitolo 408
Audrey
Il cuore mi batteva forte nel petto mentre ero in piedi davanti allo specchio, sistemando il mio berretto da laureato per quella che sembrava la centesima volta quella mattina. Gemevo miseramente, diventando rapidamente frustrato da quella dannata cosa; il fiocco continuava a oscillare sulla mia faccia, non importava come lo posizionassi.
Maledetta nappa... Resta dove ti ho messo! All'improvviso, una figura familiare è apparsa dietro di me. Non ho nemmeno avuto bisogno di guardare per sapere che il mio compagno era entrato nella stanza: avevo sentito il suo odore indugiare nel corridoio, cercando chiaramente di decidere se entrare e aiutarmi o lasciarmi cuocere a fuoco lento da sola, già da dieci minuti.