Capitolo 254
Audrey
L'acqua fredda che mi schizzava sui palmi e sul collo non faceva molto per raffreddare il calore che ribolliva sotto la mia pelle, ma lo feci comunque. Tenevo le mani sotto il rubinetto, facendo scorrere l'acqua sulla parte interna dei polsi mentre inclinavo la testa da una parte all'altra nel tentativo di liberare un po' di tensione dal collo.
"Dea. Sto ufficialmente sentendo delle cose..." borbottai tra me e me con disprezzo, fissando il mio riflesso nello specchio. Non era solo il mio stato mentale a preoccuparmi, la mia pelle appariva pallida anche sotto la morbida luce ambrata, e avevo delle occhiaie che nemmeno il mio trucco attento riusciva a nascondere del tutto.