Capitolo 24
Le parole di Nyx fecero parlare tutta la sala, mormorando animatamente cosa potesse significare. Persino Helene, Celine e io eravamo sbalorditi dalle sue parole. Sapevo che nel gioco poteva succedere di tutto, ma mi aspettavo almeno delle regole di base che impedissero ai concorrenti di uccidersi a vicenda. Sembrava che tutti gli altri la pensassero allo stesso modo. Se non ci fossero state regole, non ci sarebbe stato nulla che ci avrebbe impedito di eliminarci a vicenda. Non riuscivo a immaginare che qualcuno potesse prendere in mano la situazione ed eliminare alcuni concorrenti dal gioco.
Uno degli uomini appoggiati al muro alzò la mano e la stanza piombò nel silenzio mentre Nyx annuiva. L'uomo appoggiato al muro aveva solo pochi anni più di me e Celine, era magro ma con deboli tracce di muscoli. I suoi capelli arruffati erano di un castano sbiadito e gli scendevano fino alle spalle in ciocche flosce. Ciò che mi fece più infuriare fu l'espressione decisamente eccitata nei suoi occhi.
"Quindi, se non ci sono regole, tutto è permesso?" chiese l'uomo, scostando alcune ciocche flosce dalla fronte. "Per esempio, se uno di noi volesse escludere qualche concorrente, non ci sarebbero ripercussioni?"