Capitolo 32
Luna
Prima che le parole potessero sedimentarsi, Astra disfece tutto ciò che aveva fatto alla folla circostante. Ripresero a chiacchierare come se non fossero stati congelati nel tempo. Deglutii la saliva, cercando di liberarmi del nodo che si era formato nella mia gola. I miei pensieri erano confusi, suscitando infinite domande. Percependo il mio disagio, Jax mi strinse la mano destra. Mi guardò come se fossi la cosa più preziosa della sua vita.
Lui non era turbato dalle informazioni di Astra, ma la fame nei suoi occhi era chiaramente visibile. Lo fissai, cogliendo ogni singolo tratto del suo viso ben scolpito. Era tutto ciò per cui una lupa avrebbe dato la vita, a partire dalle sue folte sopracciglia scure e dalla mascella affilata. Si leccò le labbra carnose in modo invitante, passando lentamente la lingua su quella inferiore.