Capitolo 556 Distorcere la verità
Andromaca se ne stava tranquillamente sdraiata sul divano, avvolta in una sottoveste di seta color cannella che le aderiva alla figura come una tentazione liquida.
Sdraiata su un fianco, appoggiò un gomito sul bracciolo del divano, mentre la scollatura ampia del vestito scivolava quel tanto che bastava per lasciar intravedere la sua pelle liscia.
Al suono della voce della sua assistente, le sue ciglia si sollevarono lentamente, rivelando occhi acuti e imperscrutabili. Con grazia deliberata, allungò un piede, lo smalto rosso sulle dita che brillava alla luce, e gli sollevò il mento. La sua voce, intrisa di scherno, serpeggiò nell'aria. "Cosa? Ti dispiace per lei?"