Capitolo 69 Mettere il piede dentro
Il respiro di Nicholas si bloccò, la morbidezza a cui si stava aggrappando saldamente lo rendeva in uno stato di torpore.
Nel frattempo, non ci volle molto prima che Tessa uscisse dalle sue braccia. Si raddrizzò, ma questo rese il dolore insopportabile, tanto da farle salire nuove lacrime agli occhi. Si accovacciò nella speranza di calmare la caviglia che protestava e, mentre respirava attraverso il dolore, borbottò: "Non potresti essere un po' meno aggressiva?"
Nicholas stava per ribattere quando improvvisamente abbassò lo sguardo e notò che la sua caviglia era gonfia come un impasto di pane ben lievitato. Preso da una rabbia inspiegabile, sbottò irritato: “Perché sei così testardo quando sei già così gravemente ferito? Hai intenzione di aspettare che si manifesti la paralisi prima di essere disposto ad andare in ospedale?"
Lei lo guardò male e sbottò in tono ribelle: "Stai zitto se non vuoi essere il primo a rimanere paralizzato!"
" Tu-" Sconcertato dalla sua lingua tagliente, si ritrovò improvvisamente senza parole.