Capitolo 233 Non un debole
Kent era un po' irritato dal modo in cui Janet lo stava guardando. Come poteva comportarsi in modo così diverso in un batter d'occhio? Lo stava ancora ringraziando con tutto il cuore solo pochi istanti prima.
"C'è qualcosa di più importante della tua sicurezza? Se vuoi davvero passare un po' di tempo con me, allora andiamo a prendere una stanza. Possiamo parlare tutta la notte." La afferrò per il polso, con la ferma intenzione di trascinarla via con sé.
"Non ho niente da dirti. Devo restare qui; è importante. Non preoccuparti per me." La risposta di Janet fu brusca e ferma, e i suoi occhi lampeggiarono di determinazione. "Voglio occuparmi della persona che ha orchestrato questa trappola. Sono grata per quello che hai appena fatto, signor Perkins. Ma dovremmo separarci qui."
"Sei sicuro di potercela fare da solo?" chiese Kent, aggrottando la fronte. Janet era così piccola e fragile; dubitava che potesse anche solo competere con una donna della sua stazza.
"Non sono affari tuoi, comunque", ribatté ironicamente, non apprezzando la sua condiscendenza.