Capitolo 8 La guardia del corpo (2)
Gli occhi di Chloe erano molto sensibili alla luce. Dalla sera prima, aveva rubato tutti i suoi ricordi; dal momento in cui era entrata a quella festa fino al momento in cui si era svegliata, tutto era un groviglio di ricordi sfocati impossibili da decifrare.
"Una notte pazza", lo definì per sopportare il peso della paura di non riuscire a ricordare nulla prodotto in lei, nella sua stanza una rosa davanti a lei, e uno spartito l'accolse, ma lei non rispose al saluto.
Aprì un cassetto accanto al letto e prese diverse aspirine per alleviare il mal di testa che la tormentava e che la faceva barcollare mentre riusciva a raggiungere il balcone della sua stanza.