Capitolo 372
Enzo
Avrei dovuto sapere che Selena sarebbe apparsa all'improvviso. Supponevo di essermi sentita troppo a mio agio grazie agli strani poteri di Nina; avrei dovuto allontanarla dai murales e continuare il nostro viaggio.
Ma anche se avessi fatto tutto questo, forse Selena ci avrebbe trovati comunque.
Mentre giacevo lì sul pavimento, sentivo come se avessi una tonnellata di mattoni sul petto. Una forza invisibile mi inchiodava al pavimento, rendendo i miei arti pesanti e deboli. L'incantesimo invadeva la mia gola e la mia bocca, impedendomi di parlare.
Accanto a me, Nina cadde a terra quando cercò di lanciarsi su Selena. Io caddi poco dopo. Cercai di raggiungere Nina, come se toccarla potesse in qualche modo tenerla al sicuro, ma ero troppo debole. Anche muovere la mano di qualche centimetro per provare a toccarla era come se dei pugnali mi trafiggessero la carne e le ossa.