Capitolo 167
Volevo fermarlo, dirgli che non era obbligato a sposarsi, che potevamo scappare insieme... Ma prima che potessi dire una parola del genere, finì rapidamente di vestirsi e uscì dalla stanza senza nemmeno un "arrivederci". Sentii la porta d'ingresso aprirsi e chiudersi, e poi se ne andò. E io ero di nuovo sola.
Il mio petto era dolorante. Balzai in piedi e corsi alla finestra per vederlo camminare rigido attraverso il cortile sottostante. Mentre le lacrime mi rigavano le guance, non potei fare a meno di chiedermi se le percosse che Edward gli aveva dato non avessero fatto molti più danni di quanto sembrasse in superficie.
Enzo adesso era diverso, e la colpa era mia.