Capitolo 118
Dicken reagì al mio rifiuto commettendo un reato più losco. Usando i suoi artigli palmati, afferrò la mia gamba destra e la premette sott'acqua con il suo corpo. Sott'acqua, la coda di pesce si avvolse attorno alla mia gamba sinistra. L'acqua nel lago era cristallina. Dicken mi aveva messo in una posizione scomoda sott'acqua e potevo vederlo chiaramente. Non potei fare a meno di rivolgere la mia attenzione alla zona della coscia di Dicken invece che al resto del suo corpo. Le sue reazioni nella parte inferiore del corpo indicavano che era già estatico. Volevo seppellirmi e annegare nell'acqua perché mi vergognavo così tanto.
Dicken, d'altro canto, si aggrappava al mio corpo con gli artigli, e io non riuscivo a muovermi affatto. Con i suoi occhi sbalorditivi e un nodo alla gola, mi fissava. Lo sentivo ansimare per respirare, il che mi rendeva nervoso. "Linda, non vedo l'ora..." disse, ora con un tono da uomo.
Accidenti! Immagino di non avere un posto dove scappare!