Capitolo 13 13
Non riuscivo a distogliere lo sguardo da Bryan. Non riuscivo a credere a ciò che stavo vivendo in quel preciso momento. Il suo profumo mi aveva catturato il cuore e lo aveva distorto in modo crudele. Era come se fossi stata attratta verso di lui senza nemmeno rendermene conto, o come se fossi diventata dipendente da lui. Ero sotto il suo controllo.
Sembrava più bello in questo primo piano. Riuscivo a vedere chiaramente il suo viso. Aveva una mascella affilata che avrebbe potuto tagliare la pelle di chiunque se l'avesse accarezzata. Le sue folte sopracciglia, quando erano unite in un cipiglio, gli davano un aspetto intimidatorio. Qualsiasi donna sarebbe impazzita per il suo naso affilato e le sue labbra perfettamente formate. Il modo in cui si spazzolava i capelli, esponendo la sua bella fronte, dava l'impressione che fosse un dio greco uscito dal mito e atterrato nel mondo presente.
Ero quasi perso nel suo aspetto maestoso.
Perché? Perché dovevo provare questo per uno sconosciuto? Sapevo che era il mio compagno. Ma tra noi non poteva succedere nulla. Non potevo nemmeno immaginare una cosa del genere, e nemmeno lui.
"Alpha", mormorò a bassa voce per ricordarmi la sua posizione.