Capitolo 8
Danese
Potevo vederlo nei suoi occhi. Era confusa tanto quanto me, se non di più. Cammina accanto a me, quasi correndo per tenere il passo con me mentre torniamo a casa. I suoi occhi rimangono bassi, concentrati sui suoi piedi mentre ci muoviamo.
"Siediti." Le dico mentre la accompagno nell'ufficio. Non esita come ha fatto a Maonshine e prende una delle sedie vuote. Si siede con le gambe strette insieme. Le maniche della maglietta tirate giù sulle mani. Il viso rivolto verso il basso in segno di sottomissione.
"No?"
La sua schiena si raddrizza mentre dico il suo nome e il suo cuore inizia a battere forte. L'ultima volta che l'ha fatto, è quasi svenuta.