capitolo-147
Faccio oscillare le gambe sul letto e mi tiro su. Ci è voluto più sforzo del previsto, ma non appena mi sono alzata, mi sono diretta verso il corridoio. Ora che avevo pensato al cibo, mi sono resa conto che stavo morendo di fame. Dirigendomi verso le scale, le mie gambe mi cedono sotto, precipitando giù per ogni gradino. La mia testa colpisce qualcosa e tutto diventa buio.
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"Ahi!" borbotto, allungandomi. La mia mano va automaticamente tra le mie cosce. Niente sangue, grazie al cielo. Questi cuccioli erano più forti del previsto.
Qualcuno bussa alla porta d'ingresso.
"Entra", mormoro dal pavimento.