Capitolo 140
Alle undici varco la porta dei garage con un sospiro sulle labbra. Vedo immediatamente Jerome, che aspetta accanto a una delle macchine nere. Mi fa un grande sorriso, che io ricambio senza entusiasmo. Non è lui, è solo che... non voglio proprio andare a pranzo a casa di mio padre.
Jerome mi fa una piccola smorfia comprensiva mentre mi apre la porta sul retro e io salgo.
"Stai bene?" mi grida da sopra la spalla mentre apre la portiera del conducente e si siede sul sedile anteriore, sinceramente curioso. "Sono solo pronto perché tutto questo finisca," gli rispondo, appoggiando la testa all'indietro e chiudendo gli occhi. Jerome fa un piccolo grugnito di comprensione e inizia a uscire dal garage e imboccare il vialetto.