Capitolo 459 Da nessuna parte
Jazzistico
Mi sveglio nel pomeriggio con una strana sensazione tra le gambe e faccio un gemito silenzioso mentre ricordo cosa abbiamo fatto stamattina. Ho la testa sul suo petto e i miei occhi vagano verso il suo inguine, vedendo che il suo cazzo sta tendendo il lenzuolo. Ridacchio quando vedo il suo cazzo muoversi sotto il lenzuolo e per un momento penso di allungare la mano verso di lui.
Le mie guance si scaldano al ricordo delle sue dita nel mio culo, ne avevo sentito parlare altri ma non avrei mai pensato che mi sarebbe piaciuto. Ricordo la sua testa tra le mie gambe e come mi faceva sentire mentre mi succhiava il clitoride, ma credo di aver amato di più la sensazione del suo cazzo che mi martellava la figa.