Capitolo 96 Mi ha chiamato maiale
Millie allungò la mano per prendere la tazza di caffè bollente, ignara che l'acqua in infusione conservasse ancora il suo calore bollente. La bruciatura che ne risultò le provocò un'ondata inaspettata di dolore.
"Ah!" La mano di Millie si ritrasse alla velocità della luce, ritraendosi da quella sgradita puntura.
Bjorn, accorgendosi dell'incidente, non perse tempo e si lanciò in una filippica, con parole velenose come il morso di una vipera.
"Non hai l'acume di una scrofa da cortile! Anche un compito di base come la preparazione del caffè ti sfugge. Consegnami il caffè senza ulteriori indugi."
Il commento caustico di Bjorn lasciò Millie momentaneamente senza fiato. Lei lo fissò con uno sguardo penetrante, gli occhi accesi di rabbia indignata. L'audacia di questo idiota tatuato di paragonare il suo intelletto a quello di un maiale?