Capitolo 129 Il dilemma di Roseanne
"Signora, ha visto il signor Hart?" Johnson si avvicinò a Roseanne e le fece la domanda. Era ironico che la sua segretaria glielo chiedesse, visto che non lo vedeva nemmeno per bene da molti giorni. Comunque, le cose da queste parti non sono state normali ultimamente. Roseanne rispose, reprimendo i propri sentimenti, "Non ne ho idea."
Cosa disse quando aveva desiderato tanto di vederlo? Ahimè, non le fu possibile. Johnson la informò: "C'è una questione importante da discutere con lui".
"Lo chiamerò", disse Roseanne. Non sapeva se avrebbe risposto alla sua chiamata o no, ma sentiva di dover provare visto che Johnson era venuto a cercare il suo aiuto. "Ci ho già provato. Il suo telefono è spento. Non riusciamo a contattarlo", la informò Johnson. Era insolito; poteva sempre contattare il suo capo. Ma ultimamente Nicholas si comportava in modo molto strano e ora tutti sapevano che stava succedendo qualcosa.
Roseanne rifletté in silenzio. Ultimamente era diventato sempre più difficile contattare Nicholas . Inizialmente, si innervosiva, ma poi si rese conto che la sua attività era probabilmente dovuta al fatto che Nathaniel mandava la sua famiglia da Nicholas per proteggerlo. Capendo questo, si trattenne dall'arrabbiarsi per la sua indisponibilità. Erano passati tre giorni dall'ultima volta che lo vedeva come si deve. Tornava a casa tardi la sera e se ne andava presto la mattina.
Una volta, aveva dormito troppo e non lo aveva visto la mattina, e le altre volte, le riunioni affollate per la colazione impedivano qualsiasi conversazione significativa tra loro. Lui si concentrava su tutti tranne che su di lei. Stava diventando frustrante per lei.