Capitolo 342
ATTICO
Con la sua risposta, è come se un interruttore fosse scattato dentro di lei, come se si stesse arrendendo alla sua decisione di darmi una possibilità e io l'ho apprezzato, più di quanto lei avrebbe mai potuto immaginare.
Ma nel momento in cui mi chiede di andarmene da lì, mi rendo conto che il suo linguaggio è fisico, e se voglio avvicinarmi a lei, allora dovrei farlo dopo il sesso. Una cosa che mi sta benissimo; la desidero così tanto, cazzo.
Quel suo minuscolo vestito non aiuta, e non ero cieco a quanti sguardi stava ricevendo. Lei è mia e ogni fottuto uomo che la guarda farebbe meglio a saperlo.
Nel momento in cui varchiamo la porta del magazzino, le nostre labbra si scontrano in un bacio appassionato. Le apro il culo e la sollevo in modo che possa avvolgere le gambe attorno alla mia vita mentre la porto su per le scale e giù nella mia stanza. I nostri baci diventano più caldi e appassionati di secondo in secondo.