Capitolo 314
ATTICO
Cerco di non fissarla spudoratamente, la sua pesca sexy prima che si raddrizzi e si giri verso di me, ha la bocca piena perché sembra aver morso più di quanto possa masticare, e mi rendo conto che è la prima volta che la vedo così... scomposta e davvero carina. Le sue guance sono gonfie grazie alla pizza. I suoi capelli sono bagnati e spettinati davanti al viso e la pupilla che riesco a vedere è larga.
In che modo il semplice fatto di vedere qualcuno ti fa sentire più leggero? Qualche istante fa mi sentivo stanco mentre ero seduto al computer, ma ora... sono perfettamente riposato.
Sorrido leggermente mentre mi avvicino a lei, una mano in tasca, e mi passo le dita tra i capelli con l'altra. All'improvviso lei sbatte le palpebre, si gira e afferra la sua soda. Ne beve qualche sorso come se cercasse di guadagnare un po' di tempo.
Le concedo un momento mentre cammino lentamente attorno al bancone e la guardo. Il suo profumo di lavanda, rose e burro di karité è come una brezza estiva e resisto alla tentazione di chiudere gli occhi e respirarlo.