Capitolo 127
A suo merito, Isabelle sapeva che era meglio non scavarsi una fossa ancora più profonda di quella in cui si trovava già. Non avrebbe fatto nulla che la incriminasse direttamente, quindi sembrava ritenere meglio tacere, seppur a malincuore. Quella, pensai, era stata la mossa più intelligente che avesse fatto finora.
"Per tua informazione", aggiunsi, mostrandole un sorrisetto di sfida, "sto benissimo. Come la bellissima madre di mio figlio."
Isabelle mi rivolse un sorriso tirato. "Che sollievo sentirlo", disse a denti stretti, girandosi rapidamente e allontanandosi rapidamente, lasciandomi in un silenzio e in una solitudine totale e beata.