Capitolo 57
VALENTE
"Stiamo ancora facendo questo?" chiese Zino per la decima volta quel giorno.
"Sì, lo stiamo ancora facendo", ringhiai al bastardino.
"È la nostra compagna. Dobbiamo perdonarla", si fece avanti, ma io lo ignorai. Ora più che mai, volevo far tacere la voce nella mia testa.
La voce nella mia testa era stata la mia compagna fin da quando ero bambina, era cresciuta e si era sviluppata con me finché il mio corpo non aveva avuto la capacità di lasciarla uscire. Zino e io eravamo migliori amici e più che migliori amici, eravamo una cosa sola; due parti di un tutto.