Capitolo 80 L'album della mamma
Brigitta corse a perdifiato nella stanza, cercando ogni possibile via di fuga. Sapeva che doveva scappare da lì in fretta, altrimenti sarebbe morta e nessuno lo avrebbe saputo. Poi un pensiero le attraversò il cuore e corse subito alla porta e la prese a calci ripetutamente. Forse, se non riescono a sentire le sue urla, qualcuno dovrebbe riuscire a sentire i rumori dei suoi colpi alla porta.
A un certo punto, non riusciva più a respirare, ma continuava a sbattere contro la porta. All'improvviso, qualcuno aprì la porta e lei cadde fuori, ma la persona fu veloce a prenderla in braccio. Questa persona era Ragnar Marshall.
Vedendo il fumo nella sua stanza, la portò prima nella sua stanza e poi le disse: "Starai bene, lascia che mi occupi io del fumo". Poi se ne andò.
Brigitta era grata di essere viva. Se Ragnar Marshall non fosse arrivato prima, sarebbe morta lì dentro. Presto, la sua tosse ripetuta cessò e poi si alzò per controllare Ragnar Marshall, dopotutto, erano già più di venti minuti che l'aveva lasciata.
Quando tornò nella sua stanza, si rese conto che il fumo si era dissolto ma Ragnar Marshall non era nella stanza. Chiedendosi dove potesse essere, continuò a camminare ulteriormente poi all'improvviso, sentì delle voci provenire dalla stanza di Cassie.