Capitolo 43
La porta della cella accanto alla mia si è chiusa all'improvviso e letteralmente un secondo dopo la mia si è aperta mostrando il re nella sua uniforme regale. Due guardie gli stavano accanto, facendomi corrucciare la fronte per la confusione. Di solito veniva da solo e non sembrava mai così formale quando lo faceva.
"Portatela." Fu l'unica cosa che disse prima di girarsi e di andarsene. Le due guardie fecero irruzione nella mia stanza e mi afferrarono un braccio a testa. Non si preoccuparono che mi rimettessi in piedi mentre mi trascinavano bruscamente fuori dalla cella e di nuovo su per il corridoio. Quando arrivammo ai gradini che mi avevano portato giù, mi sollevarono leggermente prima di costringermi a salirli.
Il mio corpo urlò per l'improvvisa esplosione di esercizio che stavo ottenendo solo per essere stato trascinato a metà. Dopo chissà quanto tempo nel sotterraneo i miei muscoli divennero decisamente tesi e inutilizzati.