Capitolo 48 Quarantotto
Punto di vista di Dalia
Stavo ancora urlando quando Adrian è corso nella stanza. Prima che potessi parlare, mi aveva stretto in un abbraccio. "Ehi, ehi, Lola, guardami. Che succede, baby? Cosa c'è che non va?" Mi ha chiesto preoccupato e ho indicato la porta del bagno da dove proveniva la puzza di sangue.
PRESTO SARAI MIA era scritto in grassetto con il sangue sulla porta bianca del bagno. "Che cazzo?" Adrian imprecò sottovoce ma io lo sentii.
Facendomi sedere delicatamente sul letto, andò a guardare la finestra che ora era aperta. Sbatté le mani sul davanzale della finestra facendomi sobbalzare per la paura. Deve aver notato l'effetto che il suono improvviso aveva avuto su di me perché venne verso di me e mi tenne stretta.
"Hai freddo?" Mi chiese e fu allora che mi resi conto che stavo tremando. Mi ricordai che ero nel mio asciugamano e cercai di farmi più piccola, ma lui non ci stava. Mi tirò più vicino a sé come se stesse cercando di proteggermi e mi sentii più al sicuro di quanto non fossi mai stata.