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Indice

  1. Capitolo 503
  2. Capitolo 504
  3. Capitolo 505
  4. Capitolo 506
  5. Capitolo 507
  6. Capitolo 508
  7. Capitolo 509
  8. Capitolo 510
  9. Capitolo 511
  10. Capitolo 512
  11. Capitolo 513
  12. Capitolo 514
  13. Capitolo 515
  14. Capitolo 516
  15. Capitolo 517
  16. Capitolo 518
  17. Capitolo 519
  18. Capitolo 520
  19. Capitolo 521
  20. Capitolo 522
  21. Capitolo 523
  22. Capitolo 524
  23. Capitolo 525
  24. Capitolo 526
  25. Capitolo 527
  26. Capitolo 528
  27. Capitolo 529
  28. Capitolo 530
  29. Capitolo 531
  30. Capitolo 532
  31. Capitolo 533
  32. Capitolo 534
  33. Capitolo 535
  34. Capitolo 536
  35. Capitolo 537
  36. Capitolo 538
  37. Capitolo 539
  38. Capitolo 540
  39. Capitolo 541
  40. Capitolo 542
  41. Capitolo 543
  42. Capitolo 544
  43. Capitolo 545
  44. Capitolo 546
  45. Capitolo 547
  46. Capitolo 548
  47. Capitolo 549
  48. Capitolo 550
  49. Capitolo 551
  50. Capitolo 552

Capitolo 425

Ci mettiamo tutti in posizione e do la guida a Lillian. Ora è davanti a loro e riesce a vedere cosa stanno facendo. Alza la mano per fermarci. Stanno tutti guardando qualcosa, con le teste vicine.

Poi si scatena l'inferno. Il silenzio è rotto da un ringhio basso e gutturale che risuona nel bosco. Vengo scaraventato in avanti, ma mi riprendo rapidamente rotolando di lato mentre un altro colpo di braccio mi sfiora la testa. Perdo di vista le ragazze, ma sono sicuro che loro si tengono impegnate quanto me. Un secondo tizio si unisce alla mia lotta. Entrambi questi tizi sono piuttosto grossi. Immagino che quando paragoni qualcuno ai miei ragazzi siano semplicemente più grossi. Ma tutti sono sempre più grossi di me e gli stupidi pensano che questo li renda migliori di me. Questi due non sono diversi.

Uno si lancia su di me cercando di prendermi le gambe, mi giro e uso la mossa che ho usato su uno dei tizi un'eternità fa e ho usato un suo braccio per sollevarmi e conficcargli il gomito nel punto debole della parte bassa della schiena facendogli venire gli spasmi muscolari. Lui cade per riprendersi mentre il suo amico mi viene addosso, afferrandomi un braccio. Mi giro sotto, ma lui non mi molla subito e lo sfregamento pelle a pelle brucia come un asino. Riesco a liberarmi dalla sua presa mentre continuo a muovermi dietro di lui e gli do un calcio al ginocchio. Era troppo sperare di aver rotto qualcosa, che lo avrebbe rallentato.

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