Capitolo 182 Lei era capricciosa
Howard si pavoneggiava con un senso di superiorità, come se fosse il proprietario del posto. Ma Lilah, con una voce leggera come una piuma, lo riportò sulla terra. "Troveremo un modo per gestire le finanze", assicurò. "Sotto la supervisione di mio nonno, l'azienda prosperava perché metteva le persone al primo posto. È in discesa da un po' di tempo ormai. Sig. Brown, ci ha allontanati da quella rotta?"
La sua sicurezza vacillò sotto il suo sguardo fermo, sotto quei suoi occhi calmi e limpidi.
"No, non è affatto così", balbettò Howard. "Sto solo cercando di tutelare gli interessi dell'azienda. Possiamo pagare gli stipendi una volta che i profitti arriveranno. Fino ad allora, da dove arriveranno i soldi per gli investimenti?"
"Davvero?" Il tono di Lilah era venato da un pizzico di sarcasmo. "Quindi, il tuo stipendio annuale da un milione di dollari... anche quello è in sospeso? Ti pagheremo quando saremo di nuovo in attivo?"
Howard fu colto alla sprovvista, la sua mente correva. Non faceva parte del suo piano; non poteva permetterlo. Cercando di trovare un punto d'appoggio, tornò sui suoi passi. "Ha ragione, signorina Phillips. Gli stipendi sono una priorità. Ora mi occuperò dei miei doveri."