Capitolo 586

"È così bello", ansimo, in ginocchio davanti alla custodia appena aperta che contiene il mio fucile da cecchino da paintball, che è nero opaco e ovviamente nuovo di zecca. Gli elicotteri sono appena partiti e siamo in una zona isolata e fitta di alberi che cresce su un altopiano a metà del bordo della scogliera di un burrone.

"Potresti provare a essere un po' meno femminuccia?" mormora Rafe al mio fianco, guardandosi intorno con una smorfia per vedere se qualcuno dei nostri compagni di squadra si è accorto che premo delicatamente la punta delle dita sulle mie labbra con stupore. "Per tipo, un giorno?"

"Posso provare," sospiro, abbassando le mani ma ignorandolo per il resto mentre allungo la mano verso la pistola, la raccolgo e ne ispeziono tutti i dettagli, in un certo senso impressionato dalla qualità del mirino. "Dove sono i proiettili?"