Capitolo 123
Dominicus
Riesco ancora a sentire l'impatto mentre si lanciava su di me, la sua enorme figura che si scontrava con la mia. "Non potevo più trattenermi", continuo, con voce tesa. "Il sottile filo del mio controllo si spezzò e la follia prese il sopravvento. In un istante, ero nella mia forma di lupo, di fronte a mio padre".
Il ricordo del nostro combattimento mi balena davanti agli occhi: una confusione caotica di zanne, artigli e sangue. "Io... io non volevo fargli male", dico con voce soffocata. "Volevo solo che finisse. Ma con ogni momento che passava, diventava dolorosamente chiaro che non si sarebbe fermato. Non finché uno di noi non fosse morto.
Mi fermo, deglutendo a fatica contro il nodo che ho in gola. Il senso di colpa, anche dopo tutti questi anni, è come un peso fisico sul mio petto. "Nel mio ultimo momento di lucidità, sapevo che c'era un solo modo per porre fine a tutto questo..."
"Ma... ma non ci sono riuscito. Non sono riuscito a uccidere mio padre. Così ho rinunciato. Ho smesso di combattere."