Capitolo 29
Lei
Ho guardato avidamente l'orologio da quando sono tornato a casa. Né Hugo né le guardie hanno detto una parola sulla mia assenza, ma mi hanno subito preso le borse della spesa dalle braccia, insistendo sul fatto che non avrei dovuto sollevare pesi. Sono andato subito in cucina dopo, sperando di riuscire a finire la mia sorpresa prima che Sinclair tornasse a casa, e quindi contrastare un po' del suo dispiacere per la mia fuga furtiva.
A mia discolpa, non è stato proprio furtivo. Certo, ho aspettato che le guardie si distraessero nel caso in cui avessero provato a impedirmi di andarmene, ma nessuno mi ha mai detto che non mi era permesso farlo. In effetti Sinclair mi ha detto che ero libero di andare dove volevo... anche se a posteriori immagino che all'Alpha non piacerebbe se tornasse a casa e nessuno sapesse dove fossi, soprattutto dopo l'ospedale di ieri.
Cerco di concentrarmi sulla cucina piuttosto che sui rimproveri che sicuramente riceverò da Sinclair. Non so proprio come gestire la situazione. Mi sembra del tutto ingiusto che potrei finire nei guai per aver infranto delle regole che non sapevo esistessero, ma ho paura di far arrabbiare ulteriormente Sinclair esprimendo i miei veri sentimenti.
Sto iniziando a sentirmi completamente bipolare in questo nostro accordo. Ho sempre paura di dire o fare la cosa sbagliata e di provocare il temperamento di Sinclair, ma non sono abituata a censurarmi in questo modo. Alla fine la verità inevitabilmente mi sfugge e allora temo di aver rovinato tutto. Quindi cerco di invertire la rotta e di limitare i danni, e probabilmente sembro avere una doppia personalità.