Capitolo 242 Indulgere nella sua illusione (Parte terza)
"Sì, ne sono certo. Stai dubitando di me?" Tom sospirò di nuovo. Distolse lo sguardo e cercò di reprimere l'impulso di scoppiare a ridere; agli occhi di Edward, sembrava che Tom si sentisse in colpa a dirgli la verità. Tutto qui. Tutto stava andando fuori strada e niente di tutto ciò andava come si aspettavano.
"No, ti credo completamente, ed è per questo che sono spacciato." Edward scese dal tavolo operatorio con una specie di sguardo sognante sul viso. Fissò il pavimento senza espressione e mosse silenziosamente le labbra. Sembrava ancora bello, anche con quell'espressione devastante sul viso.
"Ecco qua. Dai un'occhiata tu stesso." Tom poi spinse il rapporto a Edward e uscì frettolosamente dalla stanza con un sorriso compiaciuto disegnato su tutto il viso. Perché sapeva cosa sarebbe successo dopo che Edward avesse letto il rapporto. Dovette camminare velocemente verso il suo ufficio per chiudersi dentro prima che Edward scoprisse la verità e volesse strangolarlo. Pochi secondi dopo, quando sentì il ringhio furioso di Edward, Tom si precipitò verso il suo ufficio e cercò di chiudere la porta dietro di sé, ma Edward lo raggiunse prima che potesse averne la possibilità.
"Dio ti maledica Jerry! Meglio che tu abbia una buona ragione per questo, o giuro su Dio che ti ammazzo in questo preciso istante!" Edward accartocciò il rapporto e fissò Tom con occhi furiosi, come se stesse per scuoiarlo vivo sul posto. Era pronto a tirare pugni a Tom da un momento all'altro. Aveva davvero creduto a Tom, e prima era al culmine della disperazione.
"Beh... Rilassati! Era solo uno scherzo! Sembravi così disperato e spaventato prima. Guardati ora! Quanto sei vivace! Non ti senti meglio ora che sai che non può essere tuo figlio?" Tom non si aspettava che Edwar d sarebbe stato così furioso, e aveva paura che Edward avrebbe distrutto il suo ufficio se non lo avesse fermato.