Capitolo 361
Proprio in quel momento, la porta si spalancò con un botto che mi fece saltare tra le braccia di Edwin. Fiona si precipitò dentro, i suoi tacchi ticchettavano sul pavimento di linoleum. I suoi occhi erano selvaggi, saettavano tra la forma immobile di Claudia, le macchine che emettevano segnali acustici e infine... me.
Cosa è successo? chiese con voce stridula. "Come è successo?"
Il dottore cominciò a spiegare esattamente cosa ci aveva appena detto, ma lo sguardo di Fiona rimase fisso su di me, la sua espressione passò dalla preoccupazione alla rabbia. Il suo labbro superiore si arricciava all'indietro, rivelando due zanne bianche e luccicanti. "Tu", sibilò, puntandomi un dito accusatore. "L'hai fatto tu, non è vero?"