Capitolo 389: Ancora intrappolati lassù
Quando udì il rumore, il cuore di Janet saltò un battito e le balzò in gola.
Ethan strinse i denti. Le vene blu gli si disegnavano sulle braccia a causa dello sforzo eccessivo. Sopportò coraggiosamente la forte sensazione di bruciore che gli avvolgeva ogni fibra della schiena mentre allentava lentamente la corda e la aiutava a scendere.
Era comunque un salto di quindici piani rispetto a dove si trovava lei, ed era da brividi.
Mentre il tempo scorreva velocemente, Ethan non solo provava dolore, ma soprattutto vertigini. Il fumo sul tetto era diventato sempre più denso. Aveva già inalato copiose quantità di monossido di carbonio tossico. Non riusciva a trattenersi dal crollare a pezzi anche se lo avesse voluto.
Le mani di Janet tremavano, persino le labbra. Ci provò con tutte le sue forze e premette i piedi contro i mattoni delle piccole sporgenze che si trovavano tra ogni piano mentre scendeva, nel tentativo di ridurre il peso sulla corda salvavita in modo che Ethan potesse sopportare meno pressione. Se si fosse rilassata anche solo per un millisecondo, avrebbe potuto cadere liberamente e trascinare Ethan con sé.