Capitolo 78
Nina
Quella sera sono andato al lavoro con un sorriso stampato in faccia. Mi sentivo bene a tornare al lavoro e il diner era sorprendentemente affollato, il che mi ha tenuto impegnato dopo aver trascorso così tanto tempo nella mia testa per le ultime due settimane. È stato rinfrescante sentire che la mia vita stava tornando a un certo senso di normalità; niente Lisa, niente guardie del corpo scheletriche per quanto ne sapevo, e niente strani attacchi da parte di lupi mannari selvaggi.
A metà del mio turno, però, mi è sembrato che l'universo non potesse esistere senza rinfacciarmi qualche dramma.
Stavo lavando i piatti e pulendo i tavoli dopo l'ora di punta della cena. Ora nel diner era tutto tranquillo, con solo poche persone sedute qua e là. Fischiettavo a ritmo della musica che passava alla radio e sorridevo tra me e me, semplicemente felice di essere tornata alla mia vecchia routine.
Il mio sorriso svanì quando sentii suonare il campanello della porta e alzai lo sguardo per vedere un volto familiare entrare dalla porta.