Capitolo 221
Enzo
"Vai, Nirna," dissi. "Ti prometto che ti incontrerò alle cabine."
Nina mi lanciò uno sguardo addolorato ed esasperato. Sapevo che non voleva che restassi e voleva che andassi con lei. Volevo andare con lei anch'io. Ma dovevo restare perché sapevo che se non avessi fatto qualcosa e fermato i furfanti, loro avrebbero continuato a inseguirci e alla fine ci avrebbero messo all'angolo. Ce n'erano solo pochi e sapevo che potevo prenderli.
Ingoiai la paura che avevo nello stomaco e diedi a Nina un'ultima spinta su per la scala. All'inizio era riluttante, ma cedette quando si rese conto della vera urgenza della situazione e che avrebbe solo messo tutti in pericolo se avesse continuato a esitare. Una volta uscita sana e salva dai tunnel, chiusi di colpo il portello, mi voltai e affrontai il gruppo di furfanti che stava venendo verso di me. Scacciai dalla mia mente i suoni dei suoi singhiozzi e delle sue suppliche e mi spostai, sentendo il potere del mio lupo fluire attraverso di me, e abbassai la mia posizione per prepararmi ad attaccare,
Il primo furfante mi corse addosso, mi balzò addosso, ringhiando e sputando, e mentre volava nell'aria gli salii sotto e sollevai la mia zampa per tagliargli la pancia. Cadde dietro di me, piagnucolando,