Capitolo 614 La situazione peggiore
Punto di vista di Debra:
La cella che chiamavo casa era un anfratto oscuro del mondo, dimenticato dalla luce e pieno dell'odore dell'abbandono.
Di notte, il sottile raggio della piccola finestra si affievoliva, lasciando solo oscurità. La lampada all'interno, antica e debole, combatteva a malapena le ombre, rendendo l'oscurità pesante, quasi viva.
Trascorrevo le mie giornate a guardare in quegli angoli bui, trovando conforto nel vuoto, cercando di sfuggire alla realtà dei miei pensieri.
Da quando Caleb e io ci siamo scambiati le promesse tra queste mura, lui era diventato uno sconosciuto e le sue visite erano cessate senza spiegazioni.