Capitolo 267
Capitolo 267 Sola nella sua stanza Kathleen annuì.
Charles indicò lo studio e disse: "Ho trattenuto Caleb e anche le governanti lo stanno osservando da sotto le finestre. Per favore, cerca di convincerlo". Sentendo ciò, Kathleen aggrottò la fronte, aggrottando le sopracciglia. Cosa sta progettando di fare? "Vuole uccidere Finn", rispose Charles mentre le lanciava un'occhiata seria.
Kathleen annuì comprensiva. "Vorrei lo stesso se fossi nei panni di Caleb." La sua risposta schietta fece corrugare ancora di più la fronte a Charles. Ignorando ciò, Kathleen si voltò ed entrò nello studio. "Fuori!" tuonò Caleb, che dava le spalle a Kathleen. "Sono io." affermò quest'ultima con calma. Caleb si irrigidì prima di girarsi, con gli occhi rossi di lacrime mentre parlava. "Sei qui." Kathleen si avvicinò a lui con la massima preoccupazione intrisa nel tono.
"Stai bene?" In risposta, Caleb lanciò un'occhiata cupa mentre gli metteva entrambe le mani sul viso. La sua voce era roca quando rispose, "Non avrei mai pensato che si sarebbe impiccata..." Kathleen sentì il cuore sprofondare. Le lacrime le caddero dagli occhi mentre ammetteva, "Lo so. È tutta colpa mia. Non avrei dovuto lasciarle vedere Finn... In verità, si incolpava per la morte di Vivian. Kathleen preferirebbe che Vivian continuasse a vivere con la sua condizione mentale piuttosto che morire.
Tuttavia, ormai era troppo tardi: Vivian aveva scelto di lasciare definitivamente il mondo dopo aver scoperto la verità. Caleb iniziò a piangere. La sua voce era strozzata mentre pronunciava: "Ho perso mia sorella, Kate..."