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Indice

  1. Capitolo 101
  2. Capitolo 102
  3. Capitolo 103
  4. Capitolo 104
  5. Capitolo 105
  6. Capitolo 106
  7. Capitolo 107
  8. Capitolo 108
  9. Capitolo 109
  10. Capitolo 110
  11. Capitolo 111
  12. Capitolo 112
  13. Capitolo 113
  14. Capitolo 114
  15. Capitolo 115
  16. Capitolo 116
  17. Capitolo 117
  18. Capitolo 118
  19. Capitolo 119
  20. Capitolo 120
  21. Capitolo 121
  22. Capitolo 122
  23. Capitolo 123
  24. Capitolo 124
  25. Capitolo 125
  26. Capitolo 126
  27. Capitolo 127
  28. Capitolo 128
  29. Capitolo 129
  30. Capitolo 130
  31. Capitolo 131
  32. Capitolo 132
  33. Capitolo 133
  34. Capitolo 134
  35. Capitolo 135
  36. Capitolo 136
  37. Capitolo 137
  38. Capitolo 138
  39. Capitolo 139
  40. Capitolo 140
  41. Capitolo 141
  42. Capitolo 142
  43. Capitolo 143
  44. Capitolo 144
  45. Capitolo 145
  46. Capitolo 146
  47. Capitolo 147
  48. Capitolo 148
  49. Capitolo 149
  50. Capitolo 150

Capitolo 260: Scala nera

Il peso della parte superiore del corpo di Dicken che premeva su di me mi lasciò senza fiato, ma continuai a tenerlo stretto a me con le mani attorno al collo, come se quel peso fosse l'unica cosa che mi assicurasse che lui fosse con me in quel preciso momento.

Non potevo fare a meno di ricordare il corpo senza vita di Mary che veniva messo su una zattera di salvataggio che galleggiava in mare aperto, e il grido rimbombante di angoscia che indugiava nell'aria. Non potevo fare a meno di stringere Dicken ancora più forte, ma sentivo che le mie forze mi abbandonavano, rendendomi conto che Dicken mi stava sedando con il suo bacio. Nel panico, gli afferrai i capelli e cercai di tirarlo più forte che potevo, ma alla fine le mie mani caddero flosce sul tavolo nonostante tutto.

Letargica, caddi floscia sul tavolo mentre le mie palpebre diventavano di piombo. Proprio quando stavo per chiudere gli occhi, i suoi artigli palmati mi sfiorarono lentamente il viso, sistemandomi i capelli prima di inarcare la schiena per vestirmi. Mentre mi prendeva in braccio e mi metteva su una sedia a sdraio lì vicino per riposare, mi resi conto che non potevo descrivere quanto fosse terrificante il suo aspetto in quel momento, anche se le sue azioni erano amorevoli come quelle di un padre gentile o di un marito amorevole. Feci del mio meglio per tenere gli occhi aperti in modo da poterlo guardare ancora per un secondo, mentre mormoravo con voce roca: "Non andare, Dicken... Non lo sopporto, corrompetemi, per favore? Sarò con voi..." "Mi troverete, Linda."

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